Avevi scelto una persona grigia ed appiattita nelle sue dimensioni quotidiane, una specie di ameba che sapeva solo muoversi strisciando sul foglio già scritto della propria esistenza, e gli avevi fatto vedere la terza dimensione.
Ancora una volta non si era fatto vedere al lavoro. L'avevo cercato ovunque: nei lunghi monotoni corridoi della fabbrica, nelle sale macchine e perfino nei cessi. Niente.